Indiano decapitato negli Stati Uniti: il deputato Ro Khanna afferma che l'aggressore "non avrebbe dovuto essere libero" per strada; cita il suo passato criminale

Il membro del Congresso statunitense Ro Khanna ha condannato fermamente l'omicidio dell'immigrato indiano cinquantenne Chandra Nagamallaiah, definendolo "orribile". "La brutale decapitazione di un laborioso immigrato indiano americano davanti alla moglie e al figlio è orribile. L'assassino aveva già diversi precedenti per furto violento e messa in pericolo di minori ed era clandestino. Non avrebbe dovuto essere libero per le strade americane", ha dichiarato Khanna su X. L'attacco ha suscitato indignazione nella comunità indiana degli Stati Uniti. Il Consolato generale indiano a Houston ha confermato che sta monitorando il caso e sta assistendo la famiglia. "Il Consolato Generale dell'India a Houston esprime il suo cordoglio per la tragica morte del signor Chandra Nagamallaiah, cittadino indiano, brutalmente ucciso sul posto di lavoro a Dallas, in Texas. Siamo in contatto con la famiglia e offriamo tutta l'assistenza possibile. L'imputato è in custodia della polizia di Dallas. Stiamo monitorando attentamente la vicenda", ha dichiarato la missione. Secondo la WFAA, Yordanis Cobos-Martinez, 37 anni, cittadino cubano e collega impiegato del motel, è stato arrestato mercoledì e si trova detenuto nella prigione della contea di Dallas con l'accusa di omicidio capitale. La CBS ha riferito che alcuni testimoni lo hanno visto inseguire Nagamallaiah con un machete, colpirlo ripetutamente e decapitarlo fuori dal motel Downtown Suites a East Dallas. Il vice capo esecutivo della polizia di Dallas, Terrence Rhodes, ha dichiarato: "Le indagini preliminari indicano che il sospettato ha ferito la vittima più volte con un'arma da taglio". La polizia ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli. La WFAA ha aggiunto che Cobos-Martinez viveva e lavorava nel motel. Dopo il suo arresto, ancora armato e insanguinato, ha confessato durante un'interrogatorio registrato. L'Immigration and Customs Enforcement (ICE) ha dichiarato: "Cobos-Martinez ha fatto l'impensabile e ha iniziato a prendere a calci la testa come se fosse un pallone da calcio", e ha sottolineato che è stato rilasciato dal centro di detenzione di Bluebonnet a gennaio perché "non c'erano voli di espulsione per Cuba".